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Qualunque donna può essere a rischio di vivere violenza, indipendentemente dall’età, dal percorso di vita, dal lavoro svolto o dal contesto culturale e sociale di provenienza. Possono rivolgersi a noi tutte le donne che vivono o hanno vissuto violenza, comprese le donne trans. 
Offriamo sostegno attraverso uno sportello dedicato anche in caso di violenza all’interno di relazioni lesbiche, rispettando ogni identità, orientamento sessuale e esperienza. Il nostro Centro è uno spazio accessibile, senza barriere architettoniche, per garantire accoglienza e supporto senza ostacoli.

Se vivi, hai vissuto, hai il dubbio di vivere una condizione di violenza o sei preoccupatə per qualcuna che conosci

CONTATTACI.

Il centro antiviolenza Onda Rosa offre:

  • Casa rifugio
  • Sportello stalking
  • Consulenza psicologica
  • Consulenza legale
  • Percorsi di elaborazione del trauma e uscita dalla violenza
  • Sostegno alla genitorialità
  • Valutazione delle conseguenze psicologiche legate alla violenza
  • Sostegno psicologico e psicoeducativo a bambinə vittime di violenza assistita
  • Raccolta ed elaborazione dati
  • Interventi per donne migranti

ACCOGLIENZA TELEFONICA

Il primo contatto con il nostro Centro avviene telefonicamente. Un’operatrice qualificata ti ascolterà con attenzione e riservatezza, aiutandoti a esprimere ciò di cui hai bisogno e a capire come possiamo esserti d’aiuto.
Durante la chiamata vengono analizzati i bisogni, fornito un primo orientamento e valutata l’eventuale presenza di situazioni di rischio, anche in presenza di minori.
Se lo desideri, dopo il primo contatto telefonico potrai incontrare le operatrici presso il Centro Antiviolenza per un colloquio in un ambiente riservato e protetto.

CONSULENZA LEGALE

Le nostre avvocate ti forniranno consulenza legale gratuita e informazioni sui tuoi diritti, illustrandoti le diverse possibilità che la legge offre per la tutela e la difesa delle donne in difficoltà.

LA CASA RIFUGIO

La Casa Rifugio di Nuoro accoglie donne, con o senza figli e figlie, che hanno necessità di allontanarsi da una situazione di pericolo.

L’indirizzo della Casa è segreto e per motivi di sicurezza le donne ospitate devono impegnarsi a mantenere la segretezza.

La spirale della violenza

La violenza è causata dal desiderio di potere e controllo da parte di chi la esercita. Deriva da uno squilibrio di potere tra i generi. Non è causata da alcool, droghe, disoccupazione, stress o problemi di salute.
Queste sono solo scuse o giustificazioni per il comportamento della persona violenta.

1. Intimidazione

La violenza non si caratterizza subito con i maltrattamenti di tipo fisico, ma intenzionalmente vengono messe in atto violenze di tipo emotivo e psicologico meno evidenti, più subdole. Tali violenze spesso iniziano sotto forma di intimidazioni che avvengono attraverso la coercizione, il controllo economico, le minacce, il terrore di subire aggressioni fisiche ed il ricatto.

2. Isolamento

Dopo la prima fase, spesso arriva l’isolamento. Chi agisce violenza cerca di controllarti, limitando i contatti con la tua famiglia, amicə e impedendoti di avere interessi o hobby.
A volte viene anche impedito di lavorare, così da perdere sia l’indipendenza economica che il legame con il mondo esterno.
In questo modo ci si ritrova sempre più sole, senza punti di riferimento e con meno possibilità di interrompere la relazione.

3. Svalorizzazione

Un’ulteriore caratteristica di chi usa violenza è la svalorizzazione di ogni tua attività. L’obiettivo è privarti della tua autostima per renderti insicura e maggiormente controllabile. Seguono distruzione di oggetti e altri beni, atti intimidatori rivolti a te o a persone a te vicine (ma anche verso animali domestici).

4. Segregazione

Quando vieni lasciata sola, diventa sempre più difficile capire come uscire dalla violenza o cambiare la sua situazione. Vivi un forte isolamento, anche affettivo.
Tutto può essere controllato: messaggi, telefonate, perfino i documenti. In questi casi si parla di segregazione, una forma grave di isolamento che ti toglie libertà e possibilità di scelta.

5. Aggressione fisica-sessuale

Quando inizi a ribellarti e cerchi di uscire dalla violenza, l’abusante ti aggredisce fisicamente per ristabilire lo status quo, incutere terrore e impedirti di reagire o di andartene. La violenza aumenta di intensità. Spesso le donne sono costrette a subire rapporti sessuali contro la loro volontà perché minacciate con ritorsioni o violenze fisiche. Molte sentono di dover sottostare al “dovere coniugale” di moglie e compagna sulla base di un ruolo stereotipato.

6. Falsa riappacificazione

Dopo le aggressioni, spesso arrivano momenti in cui la persona violenta finge di cambiare: ti fa regali, ti chiede scusa, ti promette che non succederà più.
Questa fase viene chiamata “luna di miele”, ma è solo temporanea. Può farti credere che la violenza sia finita, ma in realtà serve solo a mantenere il controllo. Confusa e piena di speranza, vorresti credere che qualcosa sia cambiato. Purtroppo, è un comportamento calcolato per continuare a dominarti.

7. Ricatto su figli e figlie

Un’altra forma di violenza è il ricatto. Chi agisce violenza può minacciarti dicendo che ti porterà via figlie e figli se interrompi la relazione.
Spesso lo fa perché sa che non conosci bene i tuoi diritti e non hai nessuno con cui parlarne o a cui chiedere aiuto, come un’avvocata o una consulente. Questo crea paura e frena il tuo desiderio di uscire dalla situazione di violenza.

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